l'INTERVISTA
Spiaggia di Sabaudia 30 aprile 2022 ore 11.45 soleggiato temperatura 21 gradi circa
Siamo qui in riva al mare con Pierluigi Elia autore del libro Tra cielo e mare appunto, edito dalla casa editrice Effigi. Un romanzo innovativo nel genere, riunisce varie anime al suo interno, non solo storico o d'amore, ma anche una saga familiare straordinariamente attuale. Come è nata l’idea?
Innanzitutto dal ritrovamento di alcune lastre fotografiche in vetro, da documenti databili ai primi anni del novecento appartenuti ad un nobile Ammiraglio della Regia Marina Italiana. Con calma e dedizione ho ricostruito parte della vita dell’uomo veramente eroica, affascinante ed avventurosa. Il protagonista del libro è decisamente ispirato all’Ammiraglio, poi fantasia e la facilità del nostro periodo storico di reperire informazioni su internet hanno fatto il resto.
Quindi dato il contesto storico, il racconto è frutto di una ricerca su internet?
Ma no. Ho consultato nel corso della stesura vari siti, blog e frammenti di antichi testi ufficiali, libri e documenti concernenti i periodi storici che mi interessavano concentrandomi sulla vita quotidiana delle persone comuni e dei grandi personaggi scoprendo deliziosi aneddoti e curiosità nonché curiosi fatti di cronaca. Poi però assunte queste informazioni bisogna approfondire la storia.
E’stata quindi laboriosa e faticosa la scrittura?
Laboriosa si ma non faticosa. Il periodo in cui lil libro è ambientato è affascinante e stimolante … è stato un vero e proprio divertimento.
Il periodo storico che inizia da fine ottocento fino al 1945 circa tra dittature e guerre?
Si ma anche quello di un dinamismo culturale di un'epoca ritenuta per molti versi irripetibile. Dal fenomeno della grande espansione industriale, che ha creato mode e determinato tendenze, praticamente in ogni aspetto del costume e dell'arte i miei personaggi recitano la parte della “bella gioventù” tra i fasti e le ricchezze dell’Italia dei primi anni del novecento tra cafè chantant e carrozzelle, criminalità e avanspettacolo, in un clima gioioso di aspettativa e speranza.
Ma torniamo al libro, I protagonisti del romanzo sembrano reali, sono esistiti veramente?
No, Enrico Sanseverino Ufficiale della Regia Marina Italiana è ispirato come ho detto all’Ammiraglio delle lastre in vetro, mentre gli altri sono totalmente inventati ma interagiscono con personaggi, luoghi ed accadimenti reali della storia d’Italia.
Non vuole che il suo romanzo sia etichettato né storico per definizione né di guerra, come esattamente lo definirebbe?
Un semplice romanzo di pura narrativa ambientato circa cento anni fa che ha come obiettivo la rappresentazione della vita quotidiana degli italiani di allora, descritta dai protagonisti stessi, di tutte le classi sociali, dai nobili aristocratici fino ad arrivare agli indigenti contadini del mezzogiorno del Regno d’Italia. Atti d’eroismo, bisogni ed umane debolezze caratterizzano la storia ricca di colpi di scena, che lascerà con il fiato sospeso sino alle ultime pagine.
Di contro molti sono i temi sociali dell’Italia del passato affrontati nel romanzo …
Ebbene si, alcuni purtroppo sono gli stessi di oggi che forse ci portiamo dietro da allora. La questione del mezzogiorno per esempio e l’emigrazione. Lascio al lettore la libertà di leggere e giudicare i fatti. Io provengo ed ho origini cilentane, Agropoli per l’esattezza, e la storia dell’unificazione dell’Italia lascia qualche dubbio irrisolto. C’è poi l’eterna contrapposizione tra la miseria e la nobiltà, un altro dei grandi temi affrontati con disarmante asprezza mentre un capitolo a parte è stato dedicato al tema dell’emancipazione femminile nel romanzo. Portavoce indiscussa del tema è uno dei protagonisti del libro, Assunta Volpe, giovane bellissima ed intelligente ragazza di umilissime origini che emigra e si impone nel romanzo come affermata giornalista romana. Nell’epoca delle flappers, garçonne o delle italiane maschiette, si trova ad un passo nel contribuire ad ottenere il diritto di voto alle donne. Un diritto poi in seguito spietatamente abortito dalla dittatura del fascismo.
Perché tra cielo e mare è stato scelto come titolo del romanzo?
Sinceramente la scelta non è stata mia ma mi è piaciuto subito perché guardi … tra il cielo ed il mare esiste lì la linea dell’orizzonte inesplorato. Pensi di stare su una nave ed andarci incontro per scoprire ed esplorare l’ignoto … affascinante!
l'autore
Breve nota biografica
Breve nota dell'autore
Il racconto prende il via nel 1884, ambientato volutamente in un piccolo borgo del Cilento, mia terra d’origine. Lo sguardo del lettore si posa su due bambini intenti a giocare assieme, un aristocratico e la figlia del mezzadro, solo apparentemente distanti per ceto sociale, economico e culturale. L’eterna contrapposizione tra miseria e nobiltà, l’estrema povertà ed il conseguente fenomeno del brigantaggio in cui versa il Mezzogiorno dopo l’unificazione d’Italia, emergono da subito in tutta la loro asprezza. La questione meridionale - in tutta la sua drammaticità – disegnerà nuovi scenari e nuovi equilibri, mutando il destino di nobili e contadini costretti loro malgrado ad emigrare al nord o addirittura nelle Americhe.
Proprio al seguito dei principali protagonisti (i due bambini oramai adulti e innamorati), l’uno Ufficiale della Regia Marina Italiana e l’altra affermata giornalista e delle loro altalenanti vicende a volte esilaranti e a tratti dolorose, prosegue questo viaggio attraverso terre sconosciute e valorose battaglie.
A far da contraltare al ritratto di una generazione falciata dalla guerra, di una società segnata dal Fascismo e dagli intrighi della politica, marcata da una miope condizione femminile che assegnava alle donne un ruolo marginale, i fasti e le ricchezze della “bella gioventù” nella Roma dei primi anni del novecento tra cafè chantant e carrozzelle, criminalità e avanspettacolo, in un clima gioioso di aspettativa e speranza.
Un romanzo straordinariamente moderno, che travalica il tempo e lo spazio con la forza dei suoi contenuti.
biografia
Pierluigi Elia, 56 anni, nasce e vive nella Capitale.
Appassionato di grafica e web, redattore e webdesigner autodidatta, ha trasformato
negli anni duemila in attività professionale questa sua curiosità tramite
la progettazione, costruzione e gestione di siti web in collaborazione con
diversi laboratori di grafica e stampa. Attualmente è
nella Pubblica Amministrazione.
Fortemente convinto che ognuno debba e possa dare un contributo, l’impegno
entusiasta di gioventù – nella Politica e successivamente nel Sindacato – è maturato
nel tempo, motivando scelte, azioni e percorsi intersecandosi – come sempre
capita – con la Vita.
Come romanziere è alla prima esperienza dettata da una forte spinta interiore
e dalla volontà di dare corpo e luce ad un Ammiraglio Ufficiale della
Regia Marina Italiana, operativo tra la fine dell’800 e la II° Guerra Mondiale,
dimenticato dalla Storia; attraverso il fortuito rinvenimento di lastre fotografiche
in vetro, consultazioni online, corrispondenza epistolare e l’esame
di testi storici, ha provveduto a ricostruirne – in chiave romanzata – le gesta
eroiche nonché le intime debolezze in un universo dove realtà e finzione si
sovrappongono continuamente.